« È segno di scarse qualità naturali dedicare troppo tempo alle cose del corpo: per esempio un eccessivo indulgere agli esercizi ginnici, a mangiare, a bere, a defecare, ad accoppiarsi. Attività che devono restare marginali: tutta l'attenzione va rivolta alla mente ».
Epitteto, Manuale, 41 (edizione Garzanti, traduzione Enrico V. Maltese).
È assai difficile, in questo periodo, porre tutta l'attenzione alla mente; a farlo, si rischia di diventare pazzi, perché la mente, pensa e ripensa, ricade sempre nello stesso pensare: ma che rottura di palle è mai 'sto corona? Come farò a scansarlo? Me le laverò abbastanza le mani? Starò a sufficiente distanza dal prossimo? Ehi, ma quello in fila alla cassa prima di me ha starnutito: che faccio? Ritorno indietro?
Sarà anche per questi motivi che, in questo periodo, contrariamente a quanto suggerisce il filosofo, è dedicando molto tempo alle cose del corpo che la mente riesce a distarsi, a pensare ad altro, giacché indulgere a certi piaceri, a certe attività, la rilassa, le fa ritrovare equilibrio e distacco necessario per guardare gli accadimenti con maggiore oggettività.
«Ehi tu? Ma quante volte hai tirato lo sciacquone oggi?»
era uno che aveva chi si occupava delle cose relative al suo corpo
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