venerdì 22 aprile 2022

Rifiutarsi alle deduzioni necessarie


Gianfranco Contini, Dove va la cultura europea?, 1946,
edizioni Quodlibet 2012


Com'è accaduto (e accade) per l'«emergenza» sars cov caz 2² 19-20-21-22...(?), anche riguardo alla crisi ucraina in corso, il mondo accademico e, più in generale, salvo rare eccezioni, quasi tutti gli intellettuali odierni muti se ne stanno sull'albero della cuccagna senza azzardare la benché critica all'andazzo politico sociale ed economico italiano ed europeo. Siamo circondati da reazionari, silenti i più, alcuni invece hanno pure la faccia a culo di brandire baionette dietro le telecamere ché dal vivo sono meno coraggiosi di essere testedicazzo quali sono.

Un allineamento alla volontà del regime del genere è impressionante: su settantamila docenti universitari, a parte un migliaio che firmarono un appello contro l'obbligatorietà del certificato verde per lavorare e studiare (appello finito nel niente, ahimè), soltanto in due (Francesco Benozzo e Paolo Villoresi) si sono rifiutati di mostrarlo e quindi soltanto costoro “hanno convertito in azione” la presa di coscienza di vivere dentro un regime autoritario e dispotico (per carità, dato che, dal primo settembre di anno scorso, ho lavorato e lavoro  mostrando l'infame tessera verde, non posso non rendere omaggio anche a quel migliaio di accademici che hanno firmato l'appello, hanno protestato e contestato la liceità di tali misure anti-democratiche, anti-costituzionali e contrarie ai principi basilari del diritto naturale).

Anche adesso, in riferimento all'invio di armi al governo ucraino deliberato dal governo e dal parlamento, tranne poche eccezioni, mutismo imperante. Nessun appello, nessun protesta, peggio: proteste al contrario. Dagli imbecilli che paragonano il governo ucraino alla resistenza partigiana, a quelli che censurano Dostoevskij e i balletti russi. Possibile che il mondo della cultura si faccia fagocitare dai Gramellini, dai Cazzullo e altre mezzeseghe di regime? Possibile che alcuno non si faccia promotore o mediatore di una protesta contro il governo e in favore della pace?

12 commenti:

  1. ma tu pretendi altro dagli altri ....molto di più mentre tu ti limiti a scrivere qui è facile così

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  2. caro Luca, stai ben messo anche tu con certi commenti

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  3. Mica s'era capito: sembrava solo una crociata contro l'infame tessera verde.
    Favalessa

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  4. Non mi vanto niente, giusto per dirti che anch'io patisco quando certi modi di dire, a forza di essere ripetuti, infastidiscono orecchie e cervello. Tuttavia, riguardo al Certificato Verde Anti Sars Cov 19 detto comunemente Green Pass, altro non è che una tessera verde, un lasciapassare verde, e infame, eccome se è infame, tanto quanto ki è chi lo ha introdotto e poi vidimato in forma di legge, e come chi fieramente lo esibisce senza vergogna, anzi "meno male che c'è signori, sennò io non mi sento sicuro!".

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  5. Io cerco di capire la tua indignazione, però sono un po' meno catastrofico. Per esempio, e a proposito del mondo culturale, non mi piace l'attuale ministro, non mi pare abbia fatto granché e credo che si potrebbe trovare di meglio. Ma quando penso al suo collega di una decina di anni fa e a quello che scriveva:
    "A Silvio
    Vita assaporata
    Vita preceduta
    Vita inseguita
    Vita amata.
    Vita vitale
    Vita ritrovata
    Vita splendente
    Vita disvelata
    Vita nova"
    Ecco, allora mi viene da pensare che abbiamo avuto momenti peggiori.
    Favalessa

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  6. La retorica dei momenti peggiori, del bicchiere mezzo pieno, è oggi una nefandezza, un pensiero vile, una vera schifezza, una merda, tanto più quando i momenti peggiori, si susseguono, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, anno dopo anno, per lo stato del pianeta terra, e di conseguenza per i suoi abitanti, che siano animali, piante o umani.
    Quando poi ti rendi conto che gli artefici del proprio degrado fisico e sopratutto mentale, siamo noi stessi, allora ti viene la voglia di sputare in faccia ai pavidi propri simili. Non ho ancora "fortunosamente" mai avuto l'"onore" di avere il famoso gp, la famosa tessera, e se mai un giorno il fato vorrà farmela avere, la distruggerò, come distruggerò ogni pensiero che reputa cosa buona e giusta aiutare inviando armamenti costruiti appositamente per uccidere, aiuti, finalizzati solo e soltanto al protrarsi, e/o al peggioramento dei conflitti in atto da anni e mai voluti furbescamente affrontare dalla "comunità dei grandi della terra", questi, veri criminali, che mai verranno a contatto con sangue umano che non sia il proprio, istigatori di odio, i soli responsabili in accordo ai grandi detentori delle "ricchezze" del pianeta, insieme agli schiavi delle comunità di "informazione", delle comunità dei medici, e ad altre comunità di albi "professionali" inutili anche solo nominare.
    Basterebbe pensare cosa sarebbe avvenuto se solo i medici di base avessero incrociato le braccia per una settimana o più nelle grandi città nel momento in cui sono stati minacciati di perdere il lavoro se non si piegavano alle insensate, crudeli, criminali direttive.
    I soli pochi veri medici, sono stati quelli che sapevano di essere medici, e non in quanto soltanto laureati, e non in quanto deciso e sottoscritto dai vari poteri, classi, clan, logge, mafie, e questo vale anche per quei surrogati di giornalisti che alla fine del mese riescono tuttora a prendere soldi e dormire serenamente. Potranno mai alzare un giorno la testa? Forse tutti quelli che potevano hanno cambiato lavoro, c'è rimasta la crema dei vili e/o dei degradati mentali, dei cultori del pensiero smarrito.
    Sinceri auguri ai meno catastrofici, con diritto, perché certamente più giovani di me.
    bonste

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  7. grazie Bonste, sempre un piacere leggerti

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  8. Sono io ad esserti grato per tutto ciò che scrivi
    bonste

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  9. ma che belli tutte 2 ... visto che c'è tanto amore, perché non vi sposate?
    auguri

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