lunedì 1 maggio 2023

A Bibbiena

Camminavi un passo a me
avanti perché
ti guardassi la schiena
leggermente imperlata
dal sudore del maggio
che ci vide racchiusi
dentro un’auto amaranto.

Camminavi e ogni tanto
giravi la testa 
per adocchiare te stessa
di riflesso nelle vetrine
prima di arrivare su in piazza 
Tarlati, poi sulla terrazza 
affacciata su un occidente infuocato.

Mi dicesti: “Puoi buttarti di sotto
tanto c’è l'ospedale vicino
se vuoi far passare il dolore
con un dolore più forte”.
Continuavo a fissarti la schiena,
quel sudore che adesso
vedevo di sangue, come il tramonto.

Ti risposi: “Non sono pronto
a morire d’amore: preferisco
portarti conficcata come una spina
perché la spina dura nel tempo
più dei petali che mi hai fatto sfogliare;
perché è meglio non potere più amarti
che smettere d’amare”.


5 commenti:

  1. "Amor, che lo tuo grande valor sente,
    dice: – E’ mi duol che ti convien morire
    per questa fiera donna, che nïente
    par che pietate di te voglia udire"
    (Guido Cavalcanti)

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  2. Oh.... è bella.
    La tua intendo.

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  3. Che poi smettere d'amare si può, venire a patti con l'ardore, la pazzia, il desiderio, il futuro disegnato.. si può tutto quindi meglio ragionarci sopra, tanto il cuore è solo cervello che si diverte.

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  4. era un maggio afoso, non come questo
    oltre alla schiena chissà come sudava sul fondo, poverina

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