a Gians
Raoul (Renato Salvatori) sale su un treno in corsa per fuggire all'estero. Lungo i binari la sua fidanzata corre per salutarlo e, tra lo sferragliare delle rotaie, ella grida:
- Scrivimi
[E lui, che non sente, dato il rumore]
- Cosa?
- Scrivimi!
- Ma se non sai leggere!
- Sì, ma scrivimi lo stesso.
Ecco, noi blogger scriviamo lo stesso.
Ho i polpastrelli spappolati.
RispondiEliminaScrivere non è vivere. È forse sopravvivere.
RispondiEliminaBlaise Cendrars, Rapsodia gitana, 1944
... parlare al proprio orecchio in pieno mercato ...
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