Data l'inutilità giornalistica di settimanali come Panorama e L'Espresso (e affini) - i quali, oltre a essere diffusori di un opinionismo futile e melenso a contorno di inchieste che, generalmente, scoprono l'acqua calda e la rivendono per tiepida, sono ridotti, oramai da anni, o forse da sempre, a meri contenitori di consigli per gli acquisti di merci o servizi -, Internazionale (che, altresì, a pubblicità non scherza, seppur di merci equosolidali vendute dalla catena Natura Forse) si è meritatamente ritagliato una posizione di prestigio tra la categoria degli inutili, soprattutto in virtù della specificità e del respiro, appunto, internazionale, tanto che, nel volgere di pochi anni, la rivista è divenuta un riferimento culturale per tanti lettori che si richiamano al liberalismo e al progressismo politicamente corretto di sinistra (o scorretto, al massimo, a livelli di uno Slavoj Zizek che recensisce La la land facendone un film di impronta leninista).
Internazionale, insomma, dal taglio degli articoli proposti, si è data lo scopo di fornire una sorta di guida ideologica non soltanto ai suoi lettori ma, altresì, a quella parte politica che vive nell'imbarazzo di non sapere che cazzo far.
E suggerisce. Anvedi in Portogallo che succede.
Te lo mostro con un servizio di un giornalista spagnolo progressista che, deluso che dalla sua patria (Podemos un cazzo), è andato a vedere se a Lisbona invece cazzo sì. E cazzo sì, le sinistre stanno insieme, governano e fanno cose. Sapessi quante. Urca, pare una rivoluzione dei gambi non di garofano, ma dei carciofi. Buoni. Due fotografie con deputati, uno maschio fricchettone coi capelli lunghi e la camicia a quadri aperta e l'altra una giovane deputata che dimostra che si può unire intelligenza ed eleganza alla faccia della Boldrini. In breve: «per la prima volta da anni il deficit pubblico è diminuito, il tasso di disoccupazione è sceso al 10,5% e la crescita economica è ripartita, nonostante [o in virtù?] un enorme debito pubblico, superiore al 133% del pil». Il problema è che, in concreto, il servizio non spiega come è avvenuta tale riduzione del deficit; anzi: parla di una promessa di alzare il salario minimo e della ripresa degli investimenti pubblici: e come investe il pubblico, cioè lo Stato, coi soldi di chi? E ancora: libri di testo gratuiti, creazione di borse di studio e riduzione delle tasse universitarie; la riduzione al 13% dell'iva sui servizi di ristorazione e il blocco delle privatizzazioni dei trasporti pubblici, compresa quella della compagnia aerea. Bravi portoghesi. Ma donde trae lo Stato le risorse per ciò? Misteri.
Ora non voglio passare per venale: in fatto a riforme, il governo portoghese ha avallato la possibilità per le coppie omosessuali di accedere all'adozione ed è stato tolto il ticket e lo psicologo per chi vuole abortire... Tutte cose buone e giuste, ma in sostanza non vedo niente di concreto se non la possibilità, concessa dall'eurogruppo, forse per timore di ripetere o diffondere il caos greco, di non forzare la mano e accettare una sorta di dilazionamento e/o ristrutturazione del debito.
In che misura tale esperimento di successo potrebbe essere traslato in Italia?


una giovane deputata che dimostra che si può unire intelligenza ed eleganza alla faccia della Boldrini
RispondiEliminanon ho capito se ne ha una o nessuna.
a me pare nessuna, ma se dovessi sbagliare ti prego di illuminarmi
Alla Nostra credo sia come interpreta il ruolo a farle decadere entrambe le qualità.
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