Tempo fa, ero uso, in questo blog, parlare di politica e, in particolare, del Partito Democratico. Mi capitava anche di rivolgermi a Veltroni. E a Bersani. Poi basta. Poi successe di Monti - ricordate? - di Napolitano bis - ricordate? - di Renzi prima segretario Pd e poi Presidente del consiglio - non ricordate? - e fu così che ho smesso non di ricordare, ma di parlarne. Afonia politica: non riesco a fonare alcunché. Solo offese e bestemmie - e siccome sono un tipo a modo, non mi lascio prendere la voce e la tastiera da grevi empietà.
Comunque sia, due cose sensate (!) e pie (!!) mi escono di tastiera:
1) Per quel che vale il Parlamento, sono contro il taglio del numero dei parlamentari. Anzi: io sarei non solo per il raddoppio, ma persino per decuplicarli, perlomeno farli arrivare a un numero corrispondente a quelli dei circa ottomila comuni d'Italia.
2) Allo stesso tempo, sono favorevole al ritorno di una legge elettorale proporzionale pura, senza sbarramento, perché in Parlamento possano entrare tutti, anche i tonni (in scatoletta o senza).
P.S.
Beppe Grillo non è più incisivo come una volta: è diventato una cariatide.
E aggiungi centuplicare le tasse per pagare i parlamentari che vuoi mettere in più.
RispondiEliminaSe ne devono tornare a casa tanto per quel che fanno se ne può benissimo fare a meno.
Beppe Grillo non è mai stato un tipo brillante. ma come comico si, ma doveva fare solo quello.
La sinistra si è divisa in tanti partiti. Tanti galli a cantare e non si fa mai giorno sulla politica di sinistra.
Grazie per l'annotazione, che mi permette di aggiungere che, alla decuplica, dovrà corrispondere u,per ognuno, un decimo dell'attuale stipendio.
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