A Ràssina, a fare due passi
tra i resti di maestosi pini silvestri
tagliati perché le possenti radici
deformavano il manto stradale;
a guardare le grigie finestre
affacciate sul cementificio
che di notte pare una stazione spaziale.
Pensavo mi amassi.
Pensavo male.
Beh, per essere pensieri improvvisi, bisogna dire che sono bellissimi.
RispondiEliminagrazie, gentilissimo/a
RispondiEliminaEviterei i pini silvestri, che ricordano doccia e shampoo
RispondiEliminaEviterei "le possenti radici" che ricordano "le inviolabili vette" e "le eroiche gesta"
Eviterei il cementificio e il manto stradale
che sanno troppo di edilizia
Scriverei così:
A guardare le grigie finestre
Ricordo le antiche minestre
Senza sale
A Ràssina, a fare due passi
Pensavo mi amassi.
Pensavo male.
😳
RispondiEliminaGentile Martino,
nonostante io non eviterò niente e immutata lascerò la lirica, ti ringrazio per l'ardire e le minestre sciocche, giacché - e sarò manifestamente vanaglorioso - non è da tutti essere gratificati con delle varianti.