Anni fa (una ventina?) ricordo d'aver visto una trasmissione su Rai Tre dedicata all'anniversario della morte di Mario Pannunzio. Non ricordo chi fosse l'autore di tale trasmissione, ma ricordo che venivano intervistati vari giornalisti, scrittori, intellettuali che lo avevano conosciuto bene. Tra questi, mi pare Enzo Forcella, rispondeva a una domanda su come si definisse politicamente il creatore de Il Mondo. Forcella rispose: "Pannunzio diceva: non sono fascista per motivi d'intelligenza; non sono comunista per motivi di libertà; non sono democristiano per motivi di ragione". E io, poco più che baldanzoso ventenne, feci mia questa definizione montaliana della politica, aggiungendovi (l'epoca lo richiedeva) non sono socialista per motivi di onestà.
Bene: e oggi? Si può applicare la medesima definizione alla politica odierna? Quali sono le cose che non possiamo dirci?
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