Leggendo Saviano su Repubblica stamani m'è venuta questa pazza idea (sicuramente non nuova). Perché non legalizzare la criminalità organizzata? Perché non costringere mafia, camorra eccetera a diventare delle normali Società per Azioni, persino quotate a Piazza Affari? Sarebbero in breve tempo il Primo contribuente italiano: sì, perché le tasse, anche se dovessero continuare a evaderle (come fanno in fondo tanti abbienti nostrani) non potrebbero evaderle tutte come ora. E parteciperebbero così beatamente alla crescita del nostro PIL. In più, smetterebbero di essere un "pericolo pubblico": anzi, manterrebbero "loro" l'ordine!
Pensiamo davvero a quanti problemi possono essere risolti: l'immigrazione clandestina sarebbe bloccata; le droghe e la prostituzione legalizzate; i rifiuti smaltiti in modo più consono; l'insicurezza delle città, dovuta alla micro-criminalità, sarebbe in poco tempo un pallido ricordo...
Via su, un bel patto col diavolaccio e l'Italia si ripiglia alla faccia della presunta recessione!
Per questo, rivolgo un appello ai futuri candidati al parlamento: basta con queste fasulle parole di lotta alla criminalità organizzata; rompete il muro dell'omertà e coinvolgete direttamente le varie mafie nella ripresa del miracolo italiano. In un semestre, a conti pubblici, anche la Germania ci farà una pippa.
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