sabato 24 maggio 2008
Salisburgo, Italia
Così, nel corso dei secoli e in pochi decenni, l'essenza di questa città è diventata intollerabilmente – ma sarebbe più giusto dire morbosamente cattolico-nazionalsocialista, una città nella quale, ormai, non esiste più niente che non sia o cattolico o nazionalsocialista. Il collegio mi ha prospettato ogni giorno, con la forza incisiva dell'autenticità, quest'essenza cattoliconazionalsocialista: intellettualmente incastrati fra cattolicesimo e nazionalsocialismo, siamo stati allevati per essere poi stritolati fra Hitler e Gesù Cristo, usati entrambi alla stregua di decalcomanie per il rimbecillimento del popolo. Occorre dunque stare all'erta e non farsi abbindolare, perché l'arte di darla a intendere al mondo, non importa su che tema, è esercitata in questa città con maestria impareggiabile, e qui ogni anno migliaia e decine di migliaia se non centinaia di migliaia di persone rimangono incastrate.
Quando si parla del piccoloborghese come di un essere inoffensivo, si compie in realtà una deduzione errata, grossolana e superficiale, e tale da provocare sovente lo stravolgimento del mondo e la sua distruzione, e questo ormai dovremmo saperlo. Qui dalla sera alla mattina il nazionalsocialismo potrebbe tornare a manifestarsi e a prevalere subentrando al cattolicesimo, esistono in questa città tutte le premesse perché ciò accada, e in effetti abbiamo a che fare oggi in questa città, con un equilibrio costantemente oscillante fra cattolicesimo e nazionalsocialismo, e un'improvvisa preponderanza del peso nazionalsocialista è possibile in ogni momento. Tuttavia, se qualcuno esprime questo pensiero, che pure in effetti è presente costantemente nell'aria a Salisburgo, così come se esprime altri pensieri, parimenti pericolosi e presenti nell'aria, costui è dichiarato pazzo, proprio come sempre è dichiarato pazzo chiunque esprima ciò che pensa e ciò che sente. E questi non sono che accenni e nient'altro...
Thomas Bernhard, L'origine, Adelphi, Milano, 1982, pag 92-93
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