martedì 25 agosto 2009



SAGREDO
(scostando il telescopio) Vuoi smetterla di strillare come un ossesso?

GALILEO E tu vuoi smetterla di startene lì come un citrullo, quando abbiamo scoperto la verità?

SAGREDO Non sto affatto qui come un citrullo: semplicemente, il pensiero che possa essere la verità, mi fa tremare.

GALILEO Che?

SAGREDO Hai proprio perso ogni barlume di raziocinio? Davvero non ti rendi conto dei guai in cui ti cacci, se quello che hai visto è vero? Se ti metti a gridare sulle pubbliche piazze che la terra è una stella e non il centro del creato?

GALILEO Sì, e che l'intero, smisurato universo con le sue stelle non gira affatto intorno alla nostra minuscola terra, come tutti hanno potuto credere!

SAGREDO E dunque, che esistono solo delle stelle? Dov'è Dio, allora?

GALILEO Che vuoi dire?

SAGREDO
Dio! Dov'è Dio?

GALILEO Lassù, no! Allo stesso modo che non sarebbe quaggiù sulla terra, se gli abitanti di lassù venissero qui a cercarlo!

SAGREDO E allora dov'è?

GALILEO
Io non sono un teologo! Sono un matematico.

SAGREDO
Tu sei un essere umano, prima di tutto. E io ti domando: dov'è Dio, nel tuo sistema dell'universo?

GALILEO In noi, o in nessun luogo!
(continua)

Bertolt Brecht, Vita di Galileo, (trad. Emilio Castellani), Einaudi, Torino 1963

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