*
«La proibizione dell’incesto non è tanto una regola che vieta di sposare la madre, la sorella o la figlia, quanto invece una regola che obbliga a dare ad altri la madre, la sorella o la figlia. Le regole della parentela e del matrimonio ci sono apparse come tali da esaurire, nella varietà delle loro modalità storiche e geografiche, tutti i possibili modi di assicurare l’integrazione delle famiglie biologiche nel seno del gruppo sociale. Abbiamo così constatato che numerose regole, in apparenza assai complicate ed arbitrarie, possono ridursi a pochissime… Al limite, tutto l’imponente apparato delle prescrizioni e delle proibizioni potrebbe essere ricostruito a priori in funzione di una e una sola domanda: qual è, nella società in causa, il rapporto tra la regola di residenza e la regola di filiazione?»
C.Lévi-Strauss, Le strutture elementari della parentela, Milano, Feltrinelli, 1969, (pp. 613-17, 631)
1 commento:
L'analisi è un grande metodo. Ma immagino che, se non la si accosta alla sintesi (datosi che i sistemi complicati presentano comportamenti inesistenti ai livelli inferiori) ci si lascia sfuggire qualcosa. Una sintesi analitica è il sistema migliore.
Le strutture elementari sono ovunque.
Bello l'articolo su Giornalettismo.
Posta un commento