«Com'è strano, com'è terribile, eppure com'è tranquillizzante - pensò riponendo il quaderno - che il tempo continui a passare. Prima siamo qui e siamo in un certo modo, e poi, poco dopo, abbiamo perso ogni traccia di quel tempo e di com'eravamo allora, finché un'inezia ci riporta a quel periodo per un breve attimo illuminato, e poi di nuovo indietro, nel presente».
James Purdy, Il nipote, Einaudi, Torino 1963
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