lunedì 7 dicembre 2009

Il gene trombante

Purtroppo non è ancora reperibile online in italiano l'articolo di Desmond Morris («Io perdono il traditore Tiger Woods») pubblicato da Repubblica di oggi. A me sembra molto debole come argomentazione, ma vorrei il parere di un esperto come Fabristol (può trovare qui l'articolo) o di altri fini studiosi evoluzionisti (Leucophaea, Paopasc), e di filosofi attenti a tali temi (Ivo, Alex), e molti altri che, mi perdonino, se non li cito qui.
In breve, a me pare che Morris non dica nulla di nuovo; che, anzi, così dicendo releghi la responsabilità umana ad ancilla geni. Ma non siamo noi umani, come anche Dawkins dichiarava nel suo Gene egoista, ad essere l'unica specie “animale” in grado di ribellarsi alla dittatura genica?
Sì, siamo impastati di geni e ambiente, ma giustificare una trombata extramatrimoniale con tali argomentazioni mi sembra davvero penoso.

[Non si accorge Repubblica che, pubblicando tale autorevole articolo, assolve “scientificamente” anche le incontinenze del suo acerrimo rivale?]

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh per prima cosa sono lusingato di essere stato considerato un esperto in materia (anche se non ho capito se in scappatelle o evoluzione :D ), ma non lo sono. Sono solo un biologo a cui piace parlare di evoluzione ma non l'ho studiata approfonditamente tanto quanto Leucophea per esempio.
Detto questo, mi sono dovuto leggere l'articolo e tutto quello che è successo prima, perché non sapevo niente del gossip su Tiger Woods.
Come giustamente fai notare tu, l'articolo sintetizza quello che si sa già sula riproduzione e sul legame di coppia/tradimento dell'Homo sapiens. La teoria del gene egoista (che non va presa per oro colato, anche se è valida in molti punti ed è affascinante) è valida in questo contesto. I geni, appunto, fanno di tutto per riprodursi e l'umo non fa eccezione. L'uomo però ha la possibilità di fermare questa dittatura genetica attraverso il pensiero razionale. Ha la possibilità ma non è detto che la sfrutti sempre. E comunque mi pare evidente che ci sono categorie di uomini (e donne) diversi al mondo: coloro i quali riescono a dominare gli istinti e coloro i quali non ci riescono.
Concordo sulla giustificazione penosa, veramente penosa del tradimento. E tutto perché Tiger Woods ha "un bel sorriso che piace a tutti". Chissà cosa avrebbe detto il nostro Morris se a tradire fosse stata una bella attricetta di Hollywood...

paopasc ha detto...

Siccome m'hai dato (piacevolmente, del resto) del fine studioso, ti citerò, nell'ordine, Geoffrey Miller, col suo Uomini, donne e code di pavone, in cui l'autore, in soldoni, ipotizza che la nostra 'coda di pavone' sia proprio la mente, quella che si pretenderebbe fungere da giudice razionale, egli la pensa come risultato della selezione sessuale di darwiniana memoria. E allora, può una caratteristica sviluppatasi per favorire l'accoppiamento, essere immune da quel fascino?
Poi ti citerò i coniugi Allan e Barbara Pease, che nei loro numerosi libri parlano delle differenze comportamentali tra uomini e donne, portate dai geni caro mio, e che si manifestano, con variabilità interindividuale, in una separazione netta tra i due generi.
Per finire questa piccola serie di citazioni ecco Steven Rhoads, col suo Uguali mai, e già il titolo dice tutto. Qui l'autore si ripropone di smentire quel must del politically correct che è lo smussamento quando non l'eliminazione delle differenze di genere, con prove scientifiche notevolmente sostanziose.
Ora, siccome il fine studioso si vede non solo dalle letture ma anche da un poco di pensiero autonomo fornirò qualche mia ideucola.
Perchè aver paura dei geni? Quando si dice che le personalità generali di uomini e donne sono diverse, sembra di dire una banalità ma è vero: deve essere vera, perchè altrimenti la donna non permetterebbe l'approccio, se fosse un altro uomo. In natura, se la femmina non è in calore, non accetta facilmente l'atto sessuale. Inoltre, quello che dice Morris a proposito delle strategie maschili, è condiviso da numerosi autori, e anche da me (ma questo vale mooolto di meno). Adesso arrivano i nostri, però. Perchè tu chiedi, a gran voce: ma siamo o non siamo esseri razionali, capaci di giudizio, dai comportamenti ragionati e dalle superiori intenzionalità? Verissimo, ma ti propongo una semplice considerazione: l'impulso al tradimento sarà tanto più forte quanto maggiori sono le profferte (che viaggiano con la notorietà e la qualità economico/fisica del soggetto) e quanto minori sono gli elementi socio-culturali deterrenti. E mi spiego. Tradire il o la partner, nelle società occidentali, stante l'emancipazione (o, che parola!) femminile, è visto differentemente se a praticarla è l'uomo o la donna. La società, nel complesso, è maschilista. Dunque, un punto a non sfavore, diciamo. Addirittura, a volte, in certe culture, vedi quelle latine p.e., il tradimento è visto come una superiore prestanza fisica dell'uomo, e dunque un punto decisamente a favore. Terzo, le occasioni, che, nel caso di tiger, sono decisamente molto maggiori che nel caso mio, p.e., con tutto il rispetto per la mia avvenenza (ah-ha). La conclusione netta, caro Luca, che se fai la somma di questi punti, io ne ho descritti tre, ma sicuramente ce ne sono altri, p.e. un altro è quello genetico proposto da Morris, vedi che più che spesso è una somma positiva, mentre se li fai dal punto di vista della donna è una somma molto spesso negativa. Ti sembra abbastanza complesso come insieme di fattori che portano un uomo al tradimento? Occasione, possibilità, benevolenza nei confronti dell'atto quando non franca ammirazione, 'obbligatorietà' dell'atto...
Quanto a Repubblica e alle presunte assoluzioni, direi che nel caso ventilato è da considerarsi la figura di persona pubblica rappresentata da un Presidente del Consiglio, se questa particolare situazione debba essere valutata come morale pubblica, notoriamente al di là di quella privata, o come morale di privato cittadino, o come, addirittura, una figura che sia la somma delle due, una figura privata super-caricata di responsabilità comportamentali e punto di riferimento, un po' come dovrebbero essere i genitori nei confronti dei figli, solo che qui la famiglia è notevolmente allargata. Ma i temi morali lasciamoli a Alex.
Salutandovi (in)distintamente...

Tommy David ha detto...

Quando leggeremo questo? (Chi me lo regala per natale? :-P )

Luca Massaro ha detto...

@Fabristol e Paopasc

Grazie tante per i vostri notevoli commenti, mi hanno chiarito molti dubbi.

@ Tommy David.

Compriamolo a mezzo!