sabato 18 dicembre 2010

Moderazione radicata

Appena rientrato (in ritardo) da un difficoltoso viaggio di ritorno sulla neve, mangio, accendo la tv, metto 8½ e arriva il ministro Sacconi (in ritardo) ospite della trasmissione con un cerotto nella palpebra sinistra (uno sputo?). Lo ascolto 5 minuti e lo sento parlare dell'area moderata, di tutti coloro che, appartenenti al partito popolare europeo - dell'uno e dell'altro schieramento politico - riguardo ai temi delicati di inizio e fine vita esprimono - entrambi - le stesse posizioni e, per questo, sarebbe auspicabile - dice Sacconi - facessero parte (naturale sbocco) di questo "auspicato" allargamento di maggioranza. Dipoi Lilli Gruber domanda al ministro se anche la Lega sia da considerare un partito moderato: «Assolutamente sì» - risponde il ministro - «la Lega è un partito moderato radicato nel territorio».
Spengo la tv. Assolutamente. Non vorrei mai desiderare che il ministro portasse un altro cerotto nell'altra palpepra. In quella destra.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ormai tutto questo fa parte della neolingua: moderato significa colui che ha il potere e farà di tutto per tenerlo.
Radicale è colui che vuole scalzare gli altri dal potere.
Liberale è qualsiasi partito italiano, anche quelli che storicamente sono socialisti, fascisti o comunisti. Un po' come la Repubblica democratica tedesca.
Una sorta di Orwell del 2010. Libertà è schiavitù...

Luca Massaro ha detto...

Si, caro Fabri, proprio così...

:-(

Anonimo ha detto...

Spegnere la tv assolutamente. Alcune oscenità sono inascoltabili, anche dopo un'amena passeggiata col sole sfavillante :)

Anonimo ha detto...

quella lì sopra, sono io
biblioceca.ilcannocchiale.it

(non mi piace lasciare commenti anonimi. Ecco)

Luca Massaro ha detto...

@ Biblioceca

Grazie per la precisazione
:-)

faredisfare ha detto...

No, perchè è moderato La Russa? E Stracquadanio? E la Santanchè? E Brunetta? E Sgarbi? E la Mussolini?...
Al confronto sono damerini, quelli con la cravatta verde pisello.