domenica 24 aprile 2011

Il rimorso



He cometido el peor de los pecados
que un hombre puede cometer. No he sido
feliz. Que los glaciares del olvido
me arrastren y me pierdan, despiadados.

Mis padres me engendraron para el juego
arriesgado y hermoso de la vida,
para la tierra, el agua, el aire, el fuego.
Los defraudé. No fui feliz. Cumplida

no fue su joven voluntad. Mi mente
se aplicó a las simétricas porfías
del arte, que entreteje naderías.

Me legaron valor. No fui valiente.
No me abandona. Siempre está a mi lado
La sombra de haber sido un desdichado.
Ho commesso il peggiore dei peccati
che un uomo può commettere. Non sono stato
felice. Mi travolgano e disperdano,
spietati, i ghiacci dell'oblio. I miei

mi avevano creato per il gioco
azzardato e stupendo della vita,
per la terra, per l'acqua, l'aria, il fuoco.
Li ho delusi. Non si compì la loro

giovane volontà. Non fui felice.
Mi applicai alle caparbie simmetrie
dell'arte, che congegna vacuità.

Ereditai audacia. Non fui audace.
Non mi abbandona. Mi sta sempre accanto
l'ombra d'essere stato un disgraziato.

Jorge Luis Borges, La moneta di ferro, Adelphi, Milano 2008 (traduzione di Tommaso Scarano)

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