domenica 22 maggio 2011

Peripezie dell'otto e del cinque per mille

Quest'anno, non avendo niente da scaricare, non ho fatto il setteetrenta (inutile scriverlo 730: se vai da un commercialista o presso un Caaf e dici: voglio fare il settecentrotrenta ti pigliano per strullo).
Ma volevo comunque indicare la mia scelta dell'ottopermille e del cinquepermille. Ho stampato il mio Cud da StipendiPA e sono andato nella segreteria della Direzione ove lavoro, ma la segretaria mi ha detto che no, loro non sono tenuti a ritirare il Cud. A chi lo do allora il mio Cud? Telefono all'Agenzia delle Entrate di zona che mi dice di consegnare il Cud in banca o in qualsiasi ufficio postale. Vado in banca dove ho il conto, ma anche lì non sanno una sega. Vado alla posta, piglio il numerino, faccio un po' di coda, tocca a me, buongiorno ecco il mio cud.
- Ma lei non ha la busta?
- È vero non ho la busta. La posso comprare qui, vedo che ci sono, ci sono tante cose, ci sono persino i gratta e vinci e l'ultimo romanzo di Wilbur Smith.
- Sì, cioè no. Noi non abbiamo la busta apposita, quella dove c'è prestampato Agenzia delle Entrate con la finestrina aperta.
- Come la cerniera o i bottoni dei miei pantaloni? [Questa l'aggiungo io ora] E dunque, dove la trovo tale busta?
- Può darsi in una cartoleria oppure in Comune.
- Come può darsi?
- Sì, può darsi. Io immagino, ma non ne sono sicura.
Allora esco dall'ufficio postale e vado in una cartoleria. Domando cortesemente, e cortesemente mi rispondono che no, loro non le tengono più da anni le buste dell'Agenzia delle Entrate.
Cazzo, è pomeriggio e il Comune è chiuso. Riprovo domani, mi dico, ed già mattina. 
Vado in municipio. Buongiorno avete le buste per metterci dentro il Cud da spedire alla Agenzia delle Entrate affinché io possa, come cittadino che paga le tasse, esprimere la mia scelta sull'ottopermille e sul cinquepermille?
- Aspetti, vado a vedere in magazzino. È il primo che ce le chiede. 
Aspetto. L'impiegata ritorna con aria mesta.
- Mi spiace, non ce le abbiamo, si vede quest'anno non ce l'hanno inviate o sono finite a mia insaputa.
- Come Scajola?
- Prego?
- Lasci perdere. Ma mi dica, dove [cazzo, lo dico ora non davanti all'impiegata] posso secondo lei trovare queste [ricazzo] di buste?
- Provi ai patronati o ai caaf.
- Grazie. 
Allora telefono ad un caaf della Cgil. La signora che mi risponde, mi dice che sì, posso passare a prendere una busta da loro. Mi presento dopo mezz'ora circa. 
- Buongiorno, lei ha un appuntamento? mi dice la signora alla reception.
- No, ma ho telefonato per chiedere se avevate una busta per mettere dentro il cud per esprimere la mia scelta dell'ottopermille e cinquepermille.
- Aspetti, vado a chiedere.
La signora va a chiedere dentro gli uffici tutti occupati a fare dichiarazioni su dichiarazioni. Ritorna, sorride, si dirige verso un armadio metallico. Lo apre, scartabella dappertutto ma delle buste nessuna traccia.
- Mi spiace, le abbiamo finite.
- Ma come? Mezz'ora fa al telefono una sua collega...
- Si vede che la mia collega non aveva controllato bene.
- E ora come [cazzo] fo a esprimere la mia scelta? Guardi non sono arrabbiato con lei, ma pensi se quest sballottamento da un posto ad un altro lo dovesse fare un pensionato di ottantanni. 
La signora ride condividendo il mio disappunto e dice di provare in municipio. In un altro municipio. Visto che la mia sede di lavoro si trova in un comune diverso da quello dove risiedo, e che tale municipio è a due passi dal caaf, ci vado subito.
Buongiorno, dico al personale di portineria. Avrebbe mica le buste indirizzate alla Agenzia delle entrate per metterci dentro il cud da portare alla posta per indicare la mia scelta dell'otto e del cinque per mille?
- Aspetti qui.
Vedo il signore recarsi in un sottoscala. Ritorna con una risma di buste bianche del modello UNICO (che non fa al caso mio) e solo tre esemplari delle buste che cercavo. Sorrido, sorride.
- Quante gliene servono?
- Me ne serve una, ma - se può - mi dia anche le altre due che le metto sotto sale. Sale del Monopolio di Stato.
Cosicché, baldanzoso, ritorno all'ufficio postale. Riprendo il numerino e, al mio turno, mi ripresento davanti all'impiegata.
- Ecco, signora ce l'ho fatta. 
E consegno la busta con dentro il cud dove ho espresso le mie scelte dell'otto e del cinque per mille.
La signora mi dà una ricevuta di consegna e io chiedo.
- Quant'è?
- Niente. Servizio gratuito. Vuole un gratta e vinci?
- Ma vaffanculo, va.

P.S.
Queste le mie scelte: ottopermille, cinquepermille.

7 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

ti sembra casuale?

pensi che un operaio avrebbe potuto fare tt questo via vai?

abbiamo mai visto in tv una trasmisione, magari a puntate, che insegna a compilare un qualsiasi modulo (salvo le schede elettorali)?

ma soprattutto hai omesso di dirci x chi hai destinato l'8. E, dimmi, credi veramente che li contano uno a uno?
ciao

sirio59.mm ha detto...

Non ci vedo alcuna congiura, sai: trattasi di ordinaria burocrazia casereccia, niente di che, aggravata dall' incuria e dall' ignoranza di coloro che dovrebbero con efficenza fornirti l' informazione. Qui lo Stato c' entra poco, però: sono alcuni dei suoi dipendenti o partner che non sanno o non vogliono fornire il giusto supporto al cittadino. Mi chiedo semmai che cosa si aspetti a far sì che il contribuente (provvisto di adeguata password protetta) possa comunicare direttamente all' Agenzia delle Imposte e da casa propria queste piccole scelte che non implicano compilazione di particolari, e per molti ostici, modelli fiscali.

Olympe de Gouges ha detto...

cara amica, immagino che tu abbia ragione, nessun complotto è stato ordito contro la "busta", ma permettimi un paio di osservazioni.

1) quando in un apparato burocratico alcuni fatti o situazioni diventano ordinari, quando diventano aggravanti ordinarie l'ignoranza e l'incuria, la mancanza del giusto supporto al cittadino,non si può parlare di congiura. ma di premeditazione.

2) i dirigenti, i quali rappresentano lo stato, sanno o sono tenuti a sapere di queste cose. se non intervengono non è solo per motivi di disinteresse e sciatteria. la particolare grettezza della classe dirigente italiana, a tutti i livelli, non basta a spiegare lo sfascio.

infine, 3) se la busta in questione fosse indispensabile per destinare l'8 x mille alla Chiesa cattolica, la si troverebbe persino all'uscita dei supermercati e delle farmacie. anzi, te la spedirebbero a casa con la bolletta della luce. pertanto, e concludola tirata, disinteresse e interesse coincidono sempre a favore di "qualcuno" e contro la "plebe". CIAO

sirio59.mm ha detto...

@ Olympe
Non posso che convenire: so bene che hai ragione e che quella del cittadino -quale che sia la sua condizione ed in modo tanto più pesante quanto questa sia maggiormente disagiata- è l' eterna lotta della pulce contro il Leviatano.
Ciò che intendevo dire è, appunto, che la latitanza della " busta" non è che la punta dell' iceberg, che le disfunzioni dello Stato non stanno nei suoi principi, ma in chi sarebbe chiamato ad applicarli, cioè lo schifo di classi dirigenti e politiche che hanno gozzovigliato da sempre sul nostro Paese. Quanto alla Chiesa "vorrei che sprofondasse tutta coi suoi papi e i Giubilei" : ecco, te l' ho detto in musica, memore di un galantuomo, che, come tutti i migliori, se n' è andato troppo presto...
Un caro saluto.

Luca Massaro ha detto...

cara Morena, caro Olympe,
grazie dei vostri commenti e del vostro "dialogo".

@ Olympe:
Nel mio P.S. finale ho indicato il link della mia scelta, sia dell'8 che del 5 per mille.

sam ha detto...

Questo è un cittadino! (progo notare che non ho usato, per esempio, un aggettivo come "modello")

Weissbach ha detto...

Ma davvero non hai niente da scaricare, diobono?
Hai fatto tutto in nero anche quest'anno, birichino?
Evidentemente non spendi nemmeno abbastanza soldi in articoli per ipocondriaci... :-)
No, io ormai faccio il 730 da 14 anni. E per giunta una volta ho scoperto, dopo un anno, che l'impiegato mi aveva spostato l'8x1000 alla CC, così, "per sbaglio". E non era neppure la CISL, maremma!