mercoledì 1 maggio 2013

Fiori rosa


fiori di cotogno
stasera sogno.
Sogno cosa?
Una scusa
disillusa
per uscire
dal mio nitrire
di carne di cavallo
che ama lo stallo
ma non la mossa
o l'apertura che possa
disarcionarlo.
Rimanere in me:
che tarlo.
Ché
mi occorra
la droga?
Non finanzio camorra
e non amo la foga.
Cambia la seconda
vocale e capisci
che ciò che amo è la fionda
che mi tira lontano e intuisce
dove possa cadere:
non amo saltare nel vuoto
non è mio mestiere
portare ex voto.
A chi li porto poi se io
non prego?
A Dio?
Appunto, così lo frego.
A Dio non porto nient'
altro che i miei sbagli
che il mio niente
i miei abbagli
la mia insipiente vita.
Insipiente? Aspetta, mi assaggio:
il mio polso sa di maggio:
polline da fuoriuscita.

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