giovedì 19 giugno 2014

HNWI parasite

Continuo, da ieri notte, approfittando dell'encomiabile illustrazione del fenomeno descritta da Olympe de Gouges.

Dato che ogni tipo di disapprovazione moralistica (e religiosa) della ricchezza è deleteria, perché va a condannare i singoli comportamenti individuali; e in attesa che l'analisi marxista del fenomeno torni, giocoforza, ad animare le coscienze degli individui che patiscono le storture economiche determinate dal capitalismo; allora penso che forse potrebbe essere utile considerare il fenomeno ricchezza a partire da un mero dato ecologico: i quattordici milioni di HNWI* (individui ad alto patrimonio netto) sono o non sono i parassiti dell'umanità?
ParassitismoCondizione di vita di un organismo animale o vegetale che si nutre per un tempo più o meno lungo a spese di altro organismo vivente in una condizione di simbiosi disarmonica, dalla quale il parassita trae un beneficio alterando la biologia dell'ospite e arrivando in alcuni casi anche a ucciderlo. Il p. raggiunge uno stato di equilibrio ecologico quando il parassita danneggia l'ospite ma senza procurarne la morte, evento che sarebbe comunque svantaggioso anche per il parassita.

3 commenti:

Marino Voglio ha detto...

eh, tesoro mio: "chi si fa pecora..."

Massimo ha detto...

Mi sono spesso chiesto: ma se questo parassitismo dei cosiddetti potenti va avanti da almeno 6000 anni di storia, non è che c'è qualcosa che non va nel cervello umano? Voglio dire, loro sono pochi e noi siamo tanti. Potremmo schiacciarli come scarafaggi e invece questo non è successo MAI nella storia. O ci va bene, sotto sotto, così, oppure siamo pazzi. Chi lo sa.
Sembrano considerazioni banali, ma chissà ...

Luca Massaro ha detto...

Non mi sembrano affatto banali. Nel caso, ne aggiungo una anch'io: loro, i pochi, grazie agli stregoni d'ogni risma ed epoca, ci sanno persuadere.