sabato 12 novembre 2016

Ripetere la scena

Vorrebbe tornare indietro, ripetere la scena, riprovare, non tanto per modificare la storia, ma per modulare diversamente l’intensità della recitazione.
Dalla regia dicono che non è possibile. Quanto andato in onda non può essere cambiato. Buona la prima, anche se a lui sembra cattiva, ché a rivedersi gli pare di non aver dato il meglio di sé.
Gli risposero che non era il meglio che di lui cercavano, bensì la fragilità, l’errore, il desiderio manifesto di essere abbracciato da qualcuno. Cosa che è risultata tale.
Si era immedesimato profondamente nella parte che un giorno credettero non potesse essere altro che così: appassionato, coinvolto, benevolente. E invece, sotto la tenera scorza, era indifferente, distaccato, malevolo. A tratti spietato.
Non per questo voleva fare del male a qualcuno, neppure per finta.

Gli risposero che non doveva fare male per finta, ma per davvero.
Quando accadde, lui ebbe la prontezza di giustificarsi, dicendo che era eterodiretto.
Non so fino a che punto gli abbiano creduto.

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