domenica 10 aprile 2022

Forever young

Un sabato, un città, una piazza antistante la stazione, alcune bandiere, un convegno autorizzato sicuramente dalla questura previa richiesta, un microfono, due altoparlanti, un banchetto per raccogliere firme per una diffida contro alcuni sindaci e per una denuncia contro un dirigente scolastico che ha paragonato, in un'intervista pubblica non smentita, gli insegnanti sospesi a degli evasori fiscali. Ci sono alcuni interventi, poi parla un avvocato su un altro argomento d'attualità: come rispondere alla raccomandata che richiede, a coloro che hanno superato i 50 anni, di adempiere all'obbligo di vaccinazione anti sars cov 2. Indicazioni molto pratiche, tutte basate sul fatto che - chi vuole - può essere in grado di rispondere da solo, sempre dentro i termini della legalità. Una cinquantina di cinquantenni ascoltavano con attenzione, in piedi, in semicerchio. Nell'area vuota d'asfalto formata tra loro e l'avvocato, mentre l'avvocato parlava, ci passavano dentro giovani, poco più che adolescenti, tutti in gruppo, con aria provocatoria, imbambolati probabilmente dalle loro vasche melliflue nel corso cittadino. Uno di loro, con una leggera peluria adolescenziale sopra il labbro, per mostrarsi audace, grida “Viva Salvini”, mentre altri ragazzini del suo gruppo, più distanti, sghignazzando sotto la mascherina (che portano pure all'aperto), lo osservano compiaciuti. Qualche convenuto avrebbe desiderato prenderli a schiaffi, ma perché compromettersi per questi stronzetti?

Ignorare è la miglior soluzione, perché in questo caso uno schiaffo sarebbe stato tutto fuorché educativo, forse solo liberatorio lì per lì, ma controproducente poi. Picchiare un minore? O sarebbe stato meglio picchiare il genitore? O i suoi insegnanti? 

« Quanto è nostra responsabilità [di noi adulti] se intere generazioni di ragazze e ragazzi - sacrificati dalle scelte di Stato, criminalizzati da tutti [come untori], colpiti duro in quello che è più importante (il cameratismo, il confronto con gli altri, la libertà di muoversi, il sesso) - non hanno mostrato un minimo fremito non dico di ribellione, ma almeno di insofferenza, o di reclamazione rumorosa dei propri diritti?¹»

Che cosa abbiamo sbagliato se i giovani di oggi non si sono incazzati contro il regime e, in non pochi casi, sbeffeggiano quei pochi che lo fanno?

Senza tornare troppe decadi indietro: se vent'anni fa, o giù di lì, i giovani scendevano in piazza per protestare contro i potenti e reclamare un altro mondo ‘possibile’, perché adesso no, non ci sono o ci sono soltanto quelle poche decine di borghesucci confezionati dal regime, con le trecce e il motoscafo di Casiraghi?

Dove cazzo sono i giovani, oggi?

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¹ Andrea Miconi, Emergenza di stato, 2022

2 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

no, gli schiaffi no. sono diseducativi.
sono invece favorevole ai calci in culo. forti e ben piazzati.

Luca Massaro ha detto...

terrò di conto per altre occasioni :-D