giovedì 13 ottobre 2022

Forza Dostoevskij

 Quanta poca voglia di affacciarsi su questa pagina, prima bianca, ora non più. Per scrivere che? Per pubblicare quali pensieri inutili? Sicché è come un sollievo non avere premura di venire qui a dire questo e quello perché quello e questo mi hanno fatto incazzare, ridere, adombrare, illuminare, odiare o amare.

Anno scorso, avevo tanta rabbia in corpo contro la maggioranza degli italiani che avevano aderito con convinzione alla campagna di vaccinazione obbligatoria imposta dai governanti (che ancora governano in attesa del nuovo governo), che avevo tante parole da dire contro la loro pezzodimerdaggine che adesso, a carte scoperte, non ho nemmeno la voglia di rinfacciargli quanto siano stati stronzi dentro, teste bacate che non si erano accorte che era tutta una presa di culo persecutoria, cosa che già gli esordi della primavera del ’20 doveva far presagire. E invece no, non presagirono e si comportarono di conseguenza. 

Ma non voglio parlare di questo, dell'odio o dell'olio. Voglio parlare della stretta che mi prese allo stomaco già quando i russi, invadendo - secondo me, a ragione - l'attuale Novorussia dettero la stura alle élite occidentali, con tanti sudici prezzolati pennivendoli e televendoli al seguito, all'attuale clima persecutorio contro la Russia, fino ad arrivare a un certuno, che un tempo scriveva per un foglio e che poi diresse persino un foglio giallino culturale, che ha definito i russi terroristi. E io devo ripetere la rabbia provata un anno fa nel dover fare i tamponi ogni 48 ore per dimostrare al prenditore di lavoro che - che cosa perdio? 

Quindi lasciamo stare. Risentirsi è una cosa inutile.

Io non dico più nulla. È tutto chiaro, lucente. Leggo e prego. Studio, lavoro, cerco funghi e castagne, faccio il fuoco, godo le cardane delle mie compagne di vita e avanzo ancora qualcosa da fare in questo autunno ancora mite. 




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non vale la pena prendersela con Essi, saranno sempre così, lecchini voltagabbana e cacasotto, tamponi costosissimi ne ho fatti a iosa, non dimentico, non potrei mai, aspetto seduto in riva al fosso. Buona festa onomastica.

Luca Massaro ha detto...

grazie, e scusa il ritardo della pubblicazione