Fabrizio Massaro, mio cugino (sto scherzando, claro), racconta un po' del troiaio in cui sguazzano gli azionisti della Rcs Media Group, coloro i quali, in pratica, sono proprietari del Corriere della Sera e annesso comparto editoria.
Giuseppe Rotelli, un avvocato imprenditore della sanità lombarda, ha rilevato il cinque e rotti per cento delle azioni da una famiglia romana, i Toti, diventando il maggior azionista del gruppo col sedici e passa per cento di azioni.
Questo acquisto è avvenuto subito dopo che Della Valle è uscito dal Patto di sindacato (formato dai soci di maggioranza che esprimono l'amministratore delegato e il direttore del Corsera); un Della Valle che, tra l'altro, pare sia notevolmente adirato con John Elkann (presidente di Fiat Group).
John Elkann, invece di star a pensare al comparto auto, con quel tono da pesce lesso che lo contraddistingue, dice che non ci sono problemi, che il mercato ha approvato il cambiamento.
A mio avviso, queste manfrine finanziarie, hanno il solo merito di garantire continuità alla linea cerchiobottista del quotidiano: quando si hanno troppi padroni, occorre essere gentili e servizievoli con tutti. De Bortoli, sinora, ci è riuscito sempre benissimo.
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