«Muoverai qualche passo affinché la luce dei candelabri non ti accechi. La giovane tiene gli occhi chiusi, le mani incrociate sopra una coscia: non ti guarda. Apre gli occhi a poco a poco, come se temesse i fulgori della camera. Alla fine potrai vedere quegli occhi di mare che fluiscono, si fanno spuma, tornano alla calma verde, si corruscano di nuovo come un'onda: tu li guardi e ti ripeti che non è vero, che sono dei begli occhi verdi identici a tutti i begli occhi verdi che hai visto o che potrai vedere. Tuttavia non ti inganni: quegli occhi fluiscono, si trasformano, come se ti offrissero un paesaggio che tu solo puoi indovinare e desiderare.
“Sì. Vivrò con voi”.»
Carlos Fuentes, Aura, Mexico, 1962 (trad. it. di Carmine Di Michele per Feltrinelli, Milano 1964).
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