Da due bei post politici, estraggo:
In altri termini, Renzi va ad occupare parte dello spazio che è lasciato libero anche a Grillo dal collasso della massa flottante sullo zoccolo duro dei consensi al Pd. Ma Renzi ormai può crescere ancora solo spostando a destra il baricentro del Pd, però causando in questo modo una inevitabile scissione del partito: così non avrà «rottamato» la «vecchia» classe dirigente del partito, ma il partito.» Malvino
«Non è immaginabile che la borghesia possa lasciare in mano a Renzi una qualsiasi effettiva leva di potere (ammesso che oltre a rottamare e spaccare il partito riesca ad imporsi), tantomeno a Grillo, ma l’operazione è ancora in corso e non è detto – tutt’altro – che ne conosciamo i contorni, nazionali e internazionali. Renzi e Grillo [...] – lo si vede dallo spazio mediatico che occupano – fanno parte di un progetto, quello appunto di rottamazione di una classe dirigente per sostituirla con un'altra o comunque ridurne il peso e l'egemonia. Nel 2013 questa operazione di stampo populista porterà alla nascita della cosiddetta terza repubblica.» Olympe de Gouges
Mi permetto solo di aggiungere, a margine: sembrerà incredibile, ma ancora un buon 20-25% di elettori voterà Pdl-Lega. Se più o meno, dipenderà da chi sarà il candidato del Pd alle prossime elezioni politiche. Ovvero: con Renzi, meno consensi al centrodestra, con Bersani, di più.
Inoltre, Grillo mi sembra meno addomesticabile di Renzi da un punto di vista degli interessi classici della borghesia. Non sono un esperto, ma a naso credo che molti consensi (e voti) li prenda da “giovani” elettori.
Infine, una domanda: perché, tra tutte le democrazie occidentali, il processo osmotico, che Malvino descrive, avviene quasi sempre in Italia?
Andrebbero indagate le ragioni del fenomeno. Cioè, in Francia o socialisti o gaullisti. In Germania o Cdu o Spd. In Inghilterra Laburisti o Conservatori. In America Democratici o Repubblicani. In Spagna (dopo Franco) o Socialisti o Popolari.
Butto là delle inaffidabili ipotesi:
a) in Italia c'è il Vaticano;
b) in Italia c'è stato il più grande partito comunista d'occidente;
c) in Italia c'è stata una sistematica colonizzazione degli interessi da parte dell'America (caso Mattei, basi militari strategiche della Nato, la fine dell'Olivetti e il successo informatico delle aziende americane, il disfacimento della Fiat che diventerà di fatto americana);
d) gli italiani non sono un popolo rivoluzionario per cui ci si può permettere, ogni tanto, tale vuoto che, al massimo, sarà riempito da un dittatore o da un tribuno (popolo al seguito, giuramenti compresi dei gerarchi).
Per ora non mi vengono altre ipotesi.
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