Per favore, non schiacciatelo al muro.
«Gregorio non voleva mostrarsi alla finestra; le passeggiate su quei pochi metri quadrati di pavimento non lo soddisfacevano più, lo star fermo e tranquillo gli era già quasi insopportabile durante la notte, e ben presto anche il mangiare non gli procurò più il minimo piacere; e così, per distrarsi, egli prese l'abitudine di strisciare su e giù in tutte le direzioni sul soffitto e sulle pareti. Sopratutto gli piaceva stare aggrappato al soffitto; era tutt'altra cosa che stare appiattito a terra, si respirava meglio, leggere vibrazioni attraversavano il corpo e nella felice smemoratezza in cui Gregorio si trovava lassù gli accadeva a volte, con sua gran meraviglia, di lasciarsi andare e di cadere schioccando sul pavimento. Ma ora, naturalmente, dominava ben altrimenti il suo corpo, e neppure cadendo dall'alto si faceva male.»
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