lunedì 22 settembre 2014

Gli arrovesciati

«Ben presto ebbi a provare, sia fisicamente che moralmente, le tristi conseguenze della normale condotta di vita tentata per un certo periodo; decisi perciò di iniziare ancora una volta, e prima che fosse troppo tardi, una vita irragionevole. Ora guardo il mondo con quegli occhi velati che aiutano non solo a superare la realtà del male terreno, ma ai quali io devo di tanto in tanto anche un'esagerata rappresentazione delle possibili gioie della vita. Il sano principio di una vita a rovescio in un mondo che funziona a rovescio si è dimostrato valido sotto ogni aspetto.»

Karl Kraus, Elogio della vita a rovescio, da «Die Fackel», nr. 257-258, 19 giugno 1908, in Id., Studio Tesi, Pordenone 1988.

È difficile, ma è indubbiamente vantaggioso condurre una vita a rovescio in un mondo che funziona a rovescio. Stesso discorso vale dicendo che, in un mondo di squilibri, è vantaggioso vivere da squilibrati. Tutta una questione di adattamento o di mera sopravvivenza. L'importante è guardare 
«il mondo con quegli occhi velati che aiutano non solo a superare la realtà del male terreno, ma ai quali [dobbiamo] di tanto in tanto anche un'esagerata rappresentazione delle possibili gioie della vita».

E abbandonarsi al disincanto. 

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