«Ben
presto ebbi a provare, sia fisicamente che moralmente, le tristi
conseguenze della normale condotta di vita tentata per un certo
periodo; decisi perciò di iniziare ancora una volta, e prima che
fosse troppo tardi, una vita irragionevole. Ora guardo il mondo con
quegli occhi velati che aiutano non solo a superare la realtà del
male terreno, ma ai quali io devo di tanto in tanto anche
un'esagerata rappresentazione delle possibili gioie della vita. Il
sano principio di una vita a rovescio in un mondo che funziona a
rovescio si è dimostrato valido sotto ogni aspetto.»
Karl
Kraus, Elogio della vita a rovescio, da
«Die Fackel», nr. 257-258, 19 giugno 1908, in Id.,
Studio Tesi, Pordenone 1988.
È
difficile, ma è
indubbiamente vantaggioso
condurre una vita
a
rovescio in un mondo che funziona a rovescio. Stesso
discorso vale dicendo che, in un mondo di squilibri, è vantaggioso
vivere da squilibrati. Tutta una questione di adattamento o di mera
sopravvivenza. L'importante è guardare
«il mondo con quegli occhi velati che aiutano non solo a superare la realtà del male terreno, ma ai quali [dobbiamo] di tanto in tanto anche un'esagerata rappresentazione delle possibili gioie della vita».
E abbandonarsi al disincanto.
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