La Stampa |
Fa molta tenerezza vedere come si ripropongono le speranze di sempre, legate al vendere vendere vendere, ché tutta la produzione, appunto, è destinata a essere venduta, all'estero soprattutto, perché il made in Italy è merce con un valore aggiunto che merita e che quindi trova il suo naturale sbocco nei mercati internazionali, basta appunto che la valuta, che determina il valore della merce, sia svalutata rispetto alle altre valute con le quali la merce sarà acquistata - e il gioco è fatto.
E poi aspettare che i dieci miliardi arrivino copiosi a rifondere il capitale investito (capitale costante + capitale variabile) dalle aziende e, insieme, ad arricchire il proprietario dei mezzi di produzione e, infine, a elargire alle casse dello Stato il dovuto in termini di tasse.
È questa la crescita, bruttezza: il PIL aumenta e lo Stato italiano avrà così più risorse da donare alle varie voci della spesa pubblica, senza contravvenire ai famosi parametri di matrix.
Questo discorso, seppur con diverse modalità di vendita, vale per tutti gli stati e per tutte le aziende presenti nel suolo di quegli stati. Tutti hanno un solo scopo: vendere. Per ogni cosa venduta, va da sé, vi è (vi dev'essere) un acquirente. La famosa compravendita.
Poniamo che nel mondo si stabilisca un ciclo virtuoso in cui, là dove c'è una merce messa sul mercato per essere venduta, vi è, altresì, allo stesso tempo, un acquirente pronto a comprarla; ovvero, là dove c'è una vendita a un certo prezzo, che rispecchia il reale valore della merce, vi è parimenti un compratore che paga il corrispettivo richiesto. Se questo si verificasse, necessariamente si avrebbe un equilibrio in cui, di fatto, le crisi economiche non avrebbero più luogo d'essere.
Economisti borghesi di tutto il mondo: credete che questo sia possibile? Credete che il movente del capitalismo globalizzato sia l'effettivo raggiungimento dell'equilibrio delle forze in campo, in cui tutti guadagnano e tutti sono contenti e soddisfatti, a cominciare dagli azionisti? In altri termini: qual è lo scopo ultimo del sistema economico che domina in ognidove sulla Terra? Continuare a farla girare, con l'asse inclinato?
Nessun commento:
Posta un commento