domenica 15 giugno 2008

Un volo nel sogno

Compresso, comprendo quanto

esser leggeri e liberi valga una pena

da spendere presto, prima che scada il tormento.

E salgo dentro il mio corpo e lo porto

nel vento, nell'arancio dell'unica nube laggiù

in un tardo orizzonte d'Appennino, verso

un punto comune, tra il suono del vuoto

e l'arcobaleno della notte. E aspetto

che passi la veglia nel volo del pipistrello

che subentra alla rondine, ora.

Lo stesso volo, con viste diverse: suoni

colorati e immagini assordanti; stesso pasto

di moscerini vaganti nell'aere or terso, or bruno.

E io qui, bipede implume, a invidiare

le vostre traiettorie; io qui, fermo, rincaso

a tentare la notte un volo nel sogno.

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