martedì 10 giugno 2008

Max era Max, più tranquillo che mai



Siamo natura, necessariamente impastati di lacrime e sangue, cenere e luce; confitti nella natura, ad essa inseparabili, frecce gettate verso chissà dove, verso chissà quale bersaglio (e non è detto che faremo centro) - forse.

"La ragione può diventare ragionevole solo riflettendo sul male così com'è prodotto e riprodotto (dall'uomo) nell'uomo; in questa autocritica, la mia ragione rimarrà nello stesso tempo fedele a se stessa, riaffermando e applicando senza nessun secondo fine quel principio di verità che dobbiamo alla ragione soltanto. La schiavitù della natura si tradurrà in schiavitù dell'uomo e viceversa fino a quando l'uomo non saprà capire la sua stessa ragione e il processo con cui ha creato e mantiene tuttora in vita l'antagonismo che minaccia di distruggerlo. La ragione può essere più che natura solo rendendosi conto della sua naturalità - che consiste nella sua tendenza al dominio - quella tendenza che paradossalmente aliena dalla natura.

Max Horkheimer, Eclissi della ragione, Einaudi, Torino, pag. 152

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