Parto.
Vado con testa d'asfalto
a girare per vigneti e per porti
a comprare piscine e aeroporti
isole nude nel mare dei morti.
Viaggio,
insieme a madre coraggio
a visitare brughiere e madrasse
casomai anche in me si sviluppasse
un indispensabile amore di masse.
Torno,
senza rinoceronte, senza corno.
Di trofei vinti nemmen uno;
e tutti a dirmi che non son nessuno;
ma non m'accorgo di quanto son digiuno.
Rimango,
in attesa di non so che e piango;
piango insieme alle api e al perduto
miele, al nostro vedere muto
che non va più oltre di uno sputo.
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