Prima che si ritirasse in camera sua, «non per dormire, ma solo per piangere tra me e me nel silenzio dell'orrore, per singhiozzare dentro di me», come diceva lui, disse: «Come s'è disgregata ogni cosa, come s'è dissolta, come si sono dissolti tutti i punti d'appoggio, come s'è volatilizzata ogni solidità, come non esiste più nulla, proprio più nulla, vede, come non è venuto fuori nulla dalla religione e dall'a-religiosità e da tutte quelle lungaggini e ridicolaggini che sono tutte le concezioni della divinità, proprio nulla, vede, come la fede e la mancanza di fede non esistono più, come la scienza, come la scienza al giorno d'oggi, come la pietra dello scandalo, il millenario ante-giudizio universale ha estromesso tutto, l'ha messo alla porta, lo ha soffiato fuori nell'aria, come tutto ora è diventato aria... Ascolti: tutto non è altro che aria, tutti i concetti solo aria, tutti i punti d'appoggio solo aria...» E disse: «Aria congelata, tutto nient'altro che aria congelata...»
Thomas Bernhard, Gelo, Einaudi, Torino 1986, pag. 130
*Edvard Munch, Autoritratto - Uomo che passeggia di notte
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