Ricordo una chiesa antica,
romita,
nell'ora in cui l'aria s'arancia
e si scheggia ogni voce
sotto l'arcata del cielo.
Eri stanca,
e ci sedemmo sopra un gradino
come due mendicanti.
Invece il sangue ferveva
di meraviglia, a vedere
ogni uccello mutarsi in stella
nel cielo.
Giorgio Caproni, Come un'allegoria (1932-1935). Tutte le poesie, Garzanti, Milano 1999.
Noticina a margine.
Nell'ora in cui l'aria s'arancia: un verso di una luce straordinaria che, pronunciato a fil di voce, restituisce l'ora e l'orizzonte. Una vera meraviglia che richiama il celeberrimo e, quasi insuperato, Era già l'ora che volge il disìo dell'Ottavo del Purgatorio.
1 commento:
OT.
Non pensare di schivartela dalla domanda che ti ho posto. Marino ci pone una seria risposta, o no?
D.
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