martedì 22 settembre 2009

L'invidia, o la bestia nera

«L'invidia; o la bestia nera di tutta la teoria della giustizia sociale. Si sospetta sempre che colui che pretende di parlare in nome della giustizia sia semplicemente mosso dall'invidia. [L'invidia] è un fatto di natura psicologica, universalmente riconosciuto, che ci estranea da noi stessi, affascinati dall'ipotetico valore superiore degli altri, e che ci conduce a disprezzare ciò che siamo, ciò che abbiamo o quello che valiamo. In quanto fatto di natura, l'invidia non sarebbe opposta ai principi di giustizia. Ma esiste il “risentimento” [...] che deriva dalla sfera morale: provare risentimento per gli altri, significa giudicare che il loro stato più favorevole è prodotto da un'ingiustizia, sia che questa possa essere imputabile alle istituzioni o alla condotta degli altri».

Jean-Pierre Dupuy, Il sacrificio e l'invidia. Liberalismo e giustizia sociale, ECIG, Genova 1997 (pag. 174-5)

Riflessioni ispirate dal Ministro Brunetta

2 commenti:

Alberto ha detto...

Qualcuno, che mi conosce bene, mi ha detto che non sono normale perché non provo mai questo sentimento dell'invidia.

Luca Massaro ha detto...

Quindi hai poche speranze di diventare Ministro alla Funzione Pubblica.
:-)