martedì 20 ottobre 2009

Cose 4.

aggiungo, adesso, che più tardi, a terra, senza autorizzazione preventiva, con tatto
e con contatto, ho intrattenuto, astuto, un dialoghetto ossuto, sbrigativo ma dolce,
senza sblocco né sbocco (e prescindendo dalla verde bocca, e prescindendo dalla gonna
verde), con un arto inferiore, il sinistro, di una sehr kleine Hexe, scampata in fretta
alla sua Teufels Küche:
(ma mi è scappata, poi, tra le quinte, struccata, con il migliore
pseudomacho, tra i suoi puppenstudenti, gonfiati ad arte nei loro calzoni, da autentica
omotaverna lipsiana):
(e così, a notte alta, sono qui, dentro il mio caldo nido
in Lützowplatz, che mi massaggio, saggio, con la rabbia, il mio penoso piede cavallino):

Edoardo Sanguineti, Cose, Pironti, Napoli 1999

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