martedì 6 ottobre 2009

La strada

Assorto, le mani dietro la schiena,
cammino sulla ferrovia,
la strada più diritta
possibile.

Alle mie spalle, a gran velocità,
viene un treno
che non sa nulla di me.

Questo treno - Zenone il vecchio mi è
testimone -
non mi raggiungerà mai,
perché io avrò sempre un vantaggio
sulle cose che non pensano.

Ma anche se, brutalmente,
mi travolgerà,
si troverà sempre un uomo
che gli cammini davanti
pieno di pensieri,
con le mani dietro la schiena.

Come me ora
davanti al mostro nero
che si avvicina a velocità spaventosa
e che non mi raggiungerà
mai.

Marin Sorescu, Nuovi poeti romeni, a cura di M. Cugno e M. Mincu, Vallecchi, Firenze 1986.

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