mercoledì 14 ottobre 2009

L'effigie degli dèi

«Cosa intendevano gli Ebrei per “Facciamo l'uomo a nostra immagine”? Quello che intendeva tutta l'antichità:

Finxit in effigiem moderantum cuncta deorum. Ovidio, Metamorfosi I, 83
[Lo formò a effigie degli dèi che tutto governano]

Non si fanno immagini se non di corpi. Nessuna nazione immaginò un Dio senza corpo, ed è impossibile rappresentarselo altrimenti. Si può ben dire: “Dio non è nulla di tutto ciò che noi conosciamo”; ma non si può avere nessuna idea di quello che egli è. Gli Ebrei credettero sempre Dio corporeo, come tutti gli altri popoli. Anche tutti i primi padri della Chiesa credettero Dio corporeo, finché non ebbero adottato le idee di Platone».

Voltaire, Dizionario filosofico, Einaudi, Torino 1969.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessantissimo spunto. E soprattutto sono felice che esiste ancora qualcuno che scrive dèi invece che dei.

Luca Massaro ha detto...

La gravità del nome lo impone
:-)