(Sul Grave,
ma appena)
Entrai dal mio già abituale
fornitore, dopo
non so che lunga assenza.
Tutto era mutato.
Quasifornitore, dopo
non so che lunga assenza.
Tutto era mutato.
non riconoscevo il locale.
Nessuno al banco.
DiediNessuno al banco.
una voce.
AspettaiAspettai a lungo.
Battei,
fuor di pazienza, le mani.
Apparve (sulla trentina,
di strano colorito) un tizio
(certo, di razza non latina)
da me mai prima visto
né conosciuto.
«Mi chiamo»,Apparve (sulla trentina,
di strano colorito) un tizio
(certo, di razza non latina)
da me mai prima visto
né conosciuto.
mi fece, «Gesù Cristo.
Da tempo qui è cambiata gestione.
Venni con mio padre.
Sono anni.Da tempo qui è cambiata gestione.
Venni con mio padre.
Mio padre è morto.
Ora,come voi stesso vedete,
son solo nella conduzione
dell'esercizio.
Comunque,son solo nella conduzione
dell'esercizio.
eccomi a voi.
Chiedete,e cercherò d'esser pronto
a soddisfarvi.
Il contoa soddisfarvi.
non vi preoccupi.
È un pezzoche, specie s'è alto il prezzo,
oramai uso far credito.
Ditemi.
Saldereteoramai uso far credito.
Ditemi.
come e quando vorrete».
....
Lo guardai.
Crollai il capo.....
Lo guardai.
Aveva pur parlato,
è indubbio, a chiare e oneste note.
Ma allora, perché uscii a mani vuote? ...
è indubbio, a chiare e oneste note.
Ma allora, perché uscii a mani vuote? ...
Giorgio Caproni, Res amissa, da Tutte le poesie, Garzanti, Milano 2007
1 commento:
sai, non amo particolarmente la poesia, tranne pochissimi autori. Ma l'anno scorso ho incontrato Giorgio Caproni, e mi sono riconciliato con la poesia.
Grazie per aver postato questa perla!
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