giovedì 3 dicembre 2009

Concatenazioni

«In chi pensa agli oggetti nasce l'attaccamento verso di essi; dall'attaccamento nasce il desiderio; dal desiderio sorge la rabbia.
Dalla rabbia viene la confusione mentale, dalla confusione la perdita della presenza a se stessi; dalla perdita della presenza a se stessi la rovina dell'intelligenza e per la rovina dell'intelligenza egli si avvia verso la distruzione».

Vidyaranya, La liberazione in vita, Adelphi, Milano 1995 (pag. 127)

5 commenti:

paopasc ha detto...

Questi indiani. E in chi pensa ai soggetti, parte l'identica sequenza?
;)

alex ha detto...

ogni attaccamento va abbandonato. bisogna abbandonare anche l'abbandono.

almeno questa è la dottrina.

io credo che si possa fare diversamente. si deve passare attraverso queste filosofie, ma non ci si ferma lì. però non prendo discepoli.

(:D)

Luca Massaro ha detto...

miei cari: è stato con un occhio mezz'aperto e uno mezzo chiuso che iersera (come stasera - ah, la stanchezza!) ho "postato" tali parole. Che aggiungere?
A Paolo dico che, in chi pensa, anche i "soggetti" sono "oggetti" mi pare (se si segue, ma non vorrei toppare, tal filosofia).
Ad Alex, invece, dico che più che divenir discepolo volentieri diverrei volentieri paziente se il tuo "onorario" non è troppo esoso (ho da curar vari mali morali).
:-)

BiBi ha detto...

Pensez BiBi, bloggeur français, de tout coeur avec les Internautes italiens dans les rues romaines et les protestations de la pénisule contre Silvio :-)

Luca Massaro ha detto...

Merci Bibi de votre soutien, meilleures salutation

:-)