mercoledì 2 dicembre 2009

Estoy cansado

Estar cansado tiene plumas,
tiene plumas graciosas como un loro;
plumas que, desde luego, nunca vuelan
mas balbucean igual de loro.
Estoy cansado de las casas
prontamente en ruinas si un gesto;
estoy cansado de las cosas,
con un latir de seda vueltas luego de espaldas.
Estoy cansado de estar vivo,
aunque màs cansado serìa de estar muerto;
estoy cansado de estar sagazmente;
plumas del loro aquel tan familiar o triste,
el loro aquel del siempre estar cansado.

Luis Cernuda Bidòn (Siviglia 1904-Messico 1963)
da Poesia spagnola del Novecento, a cura di Oreste Macrì, Garzanti, Milano 1985

SONO STANCO

L'esser stanco ha piume,
ha piume graziose come un pappagallo;
piume, di certo, che non volano mai,
ma balbettano come pappagallo.
Sono stanco delle case
che crollano subito senza un cenno d'avviso;
sono stanco delle cose,
con un frusciare di seta subito volte di spalle.
Sono stanco d'esser vivo,
sebbene più stanchezza sarebbe l'esser morti;
sono stanco d'essere stanco,
tra piume leggere sagacemente;
piume del pappagallo sì familiare o triste;
il pappagallo della perpetua stanchezza.

1 commento:

formamentis ha detto...

Luis Bidòn è un bel nome