martedì 23 febbraio 2010

Cose 6.

rovesciato il bicchiere con la mano, e riversato il vino rosso, io, rosso, ho detto
(all'Evoè di Urbino, o al Ragno d'Oro, piuttosto, credo, il giorno dopo): ma scusatemi
tanto, me, voi due: capitò, poi, però, questa cosa:
che le due donne, con me,
in simultanea, mi parlarono, a me, in questo modo: che l'una, forse la nota vedova,
disse che portava l'allegria e la fortuna, come è ovvio, quel mio niente di stupido
accidente: e che l'altra, al contrario (quella biancovestita, che, salvo errore,
fa indagini accurate, per diletto, sopra il colore bianco, coerentissimamente: e forse
era la mezza inglese, invece, che era venuta a sostituirla a tavola) -
l'altra disse,
comunque (la pratica, la realistica, la prosaicamente concreta): me ce n'è ancora un po'
(nella bottiglia, ben inteso, di vino):
sono così, ho pensato, le donne, allora:
(e l'ho detto, a quelle due) (e, in fondo, è cosiffatto tutto il genere umano, donne
e non donne):
si vive qui a metà, sospesi e sballottati, tra un tipo A, diciamo,
e un tipo B (tra gli euforici semiminisogni e le caute minisemiverità):

Edoardo Sanguineti, Cose, Pironti, Napoli 1999

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