Gli intellettuali «oscillano tra il programma massimo della repubblica platonica governata dai sapienti, che non sembra aver esaurito il suo fascino, e il programma minimo della funzione critica e stimolatrice dei “philosophes” del Settecento. Ma tra questi due ideali la realtà è ben diversa: la realtà è sovente l'angustia della conventicola, l'inattività forzata della solitudine, l'inaridimento della segregazione. Credono di galleggiare sui flutti come i signori della tempesta, e sono respinti, senza che se ne accorgano, in una isola disabitata».
Norberto Bobbio, Il dubbio e la scelta, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1993
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