«Quanto più [l'uomo]* si consuma nel lavoro, tanto più potente diventa il mondo estraneo oggettivo, che egli si crea dinanzi, tanto più povero diventa egli stesso, e tanto meno il suo mondo interno gli appartiene. Lo stesso accade nella religione. Quante più cose l'uomo trasferisce in Dio, tanto meno egli ne ritiene in se stesso».
Karl Marx, Scritti politici giovanili, Einaudi, Torino 1975
*Ho sostituito “operaio” con “uomo”.
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