giovedì 4 febbraio 2010

Stella variabile

Quest'articolo, lo confesso, è debitore delle voci “Adattamento” (Richard C. Lewontin) e “Anthropos” (Edmund Leach) della Enciclopedia Einaudi, vol. 1 (ma non ho copiato, solo preso appunti & spunti).
Buona lettura, se vi va.

1 commento:

paopasc ha detto...

A me fa impazzire una cosa, quando sono sufficientemente sicuro di una cosa (il che non è detto che sia per sempre), e cioè il fatto che la soluzione per migliorare la nostra sorte sia nelle nostre mani, ma che quasi tutti si ostinino a non volerla vedere.
Eì lì, davanti a te, come fai a non vederla, è a portata di mano, prendila!
Niente da fare.
Uno statista di valore deve passare per una sofferenza. La sua. Solo in questo modo, in un potere che genera sofferenza, noi potremo chinare il capo, ma non la schiena, per affermare: con chiarezza vedo solo il tuo fine ultimo, anche se i tuoi percorsi mi sono sconosciuti. Ma in te credo.
Dirai, è quasi un messia.
Non vedo alternative, per raschiare via le incrostazioni che si sono accumulate.