giovedì 11 marzo 2010

Senza rimorso

Merda nei miei occhi
Merda nel mio cuore
Dio si spande
ride
irradia
inebria il cielo
il cielo canta a squarciagola il cielo canta
la folgore canta
gli occhi asciutti
il silenzio spezzato della merda nel cuore

Se un glande godendo generasse l'universo, lo farebbe così com'è: ci sarebbero nella trasparenza del cielo, sangue, grida, fetore.
Dio non è un prete, ma un glande: papà è un glande.

la mia crepa è un amico
dagli occhi di vino pregiato
e il mio delitto è un'amica
dalle labbra di acquavite

mi masturbo di uva
mi strofino di mela

Georges Bataille, da Tutti i romanzi (a cura di Guido Neri), Bollati Boringhieri, Torino 1992

3 commenti:

Weissbach ha detto...

Il capo è quello...

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Minchia!

Luca Massaro ha detto...

@ Popinga

In riferimento al tuo ultimo post si potrebbe dire anche:

«Cava "va" da Cavazzoni».

:-)