Merda nei miei occhi
Merda nel mio cuore
Dio si spande
ride
irradia
inebria il cielo
il cielo canta a squarciagola il cielo canta
la folgore canta
gli occhi asciutti
il silenzio spezzato della merda nel cuore
Se un glande godendo generasse l'universo, lo farebbe così com'è: ci sarebbero nella trasparenza del cielo, sangue, grida, fetore.
Dio non è un prete, ma un glande: papà è un glande.
la mia crepa è un amico
dagli occhi di vino pregiato
e il mio delitto è un'amica
dalle labbra di acquavite
mi masturbo di uva
mi strofino di mela
Georges Bataille, da Tutti i romanzi (a cura di Guido Neri), Bollati Boringhieri, Torino 1992
3 commenti:
Il capo è quello...
Minchia!
@ Popinga
In riferimento al tuo ultimo post si potrebbe dire anche:
«Cava "va" da Cavazzoni».
:-)
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