lunedì 20 giugno 2011

La ricchezza non è una malattia contagiosa


Non è finita oggi con le utopie. Pensavo a come far sì che, gradualmente, l'idea di essere ricchi diventi un'idea fuori moda, un po' come non avere tatuaggi. In breve: non servono tanto le rivoluzioni, gli scontri, gli sconvolgimenti a sovvertire l'idea che è normale che un individuo abbia spropositatamente più di un altro. No, occorre far sì che l'idea di ricchezza coincida con l'idea di bruttezza, di sconvenienza, di fuori posto, di cafoneria, di alitosi esistenziale. Destinare la ricchezza esorbitante nella solitudine. Essere ricco come essere reprobo. Attenzione: io non voglio mica che il merito non sia riconosciuto. Voglio solo che sia stabilito un limite oltre il quale la ricchezza non è tollerabile, oltre il quale chi ne è posseduto perde i tratti minimi di umanità. Via i super-ricchi dal consorzio umano. Abitino pure il loro iperuranio senza però aspettarsi di essere osannati, idolatrati.
È giusto che un individuo percepisca in un mese quanto percepiscono mille altri individui quale che sia il suo merito (un premio nobel per la medicina) o il suo demerito (un presidente del consiglio dei ministri)? Ecco, stabiliamo un limite  per stabilire cosa è giusto e cosa no. Concordiamolo insieme, quale che sia: una persona ha diritto ad avere in un mese mille, diecimila, centomila volte di più di un'altra..., basta però che, a un certo punto, ci sia un limite. Perché è insopportabile non tanto che ci siano i ricchi, quanto che ci siano individui che trovano tutto questo "normale", e che magari applaudono i ricchi perché hanno comprato il calciatore xy per la loro squadra, o anche perché si candidano a governatori dell'Amaccionia.
Che idea però. Quasi quasi la faccio circolare su Facebook. Chissà lo Zuckerberg non lanci una nuova moda.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la ricchezza diventerà fuori moda prima dei tatuaggim haimé

Luca Massaro ha detto...

Vero: l'estate lo dimostra. Butto là un'idea per Tremonti: una tassa per tatuaggio.

Anonimo ha detto...

D'accordo per la tassa sul tatuaggio ma pretendo che quelli più vecchi di 25 anni siano d'epoca ed esentati