lunedì 20 giugno 2011

Innocenti evasioni

Questa mattina mi son svegliato materialista dialettico.
Poi, nel farmi la barba, mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: ma se io avessi la possibilità di evadere le tasse, le evaderei o invece no, sarei integerrimo e dichiarerei tutto, ma proprio tutto?
E facile, per noi poveri, criticare i ricchi o coloro che faticosamente cercano di arricchirsi contravvenendo alle regole del patto sociale. Ha ragione Olympe per questo. Lo seguo anche nel suo auspicio di avere un giorno la possibilità per tutti i lavoratori "dipendenti" di pagare le tasse in modo indiretto, a fine anno (o un paio di volte all'anno). Busta paga lorda per capirsi. Sarebbe una rivoluzione e sapete perché? Perché dopo i lavoratori terranno per le palle lo Stato, ovvero la politica. Infatti, se al momento di pagare le tasse una massa ingente della popolazione si rifiuta* per valide ragioni politiche (per es: cercate gli evasori e fateli pagare altrimenti non vi paghiamo nemmeno noi; oppure: ritirate le truppe dall'Afghanistan e non comprate più carriarmati del cazzo), cosa fa lo Stato? Manda l'esercito ad accompagnare Equitalia per riscuotere i tributi?


P.S.
Non rivendico la paternità di questa idea rivoluzionaria ma ora mi sfugge dove e quando l'ho letta o sentita. Se qualcuno lo ricorda nei commenti mi fa un favore.

2 commenti:

sirio59.mm ha detto...

Luca, allora Socrate è morto per niente...
Le tasse le dovremmo pagare tutti, senza necessità di ricatto, perché è bello e giusto contribuire al funzionamento del nostro (IL NOSTRO!) Paese, perché siamo noi lo Stato, perché dobbiamo imparare a sentirci Stato.
La vera rivoluzione è mandare a casa TUTTI i nostri nefandi politici ed in galera tutti gli evasori fiscali, previa confisca del maltolto.
Lo so che scritto una banalità, ma ci voglio credere.

Luca Massaro ha detto...

Sì, Morena, certo. Cerco solo soluzioni utopiche affinché le paghino tutti
:)
Anzi, quasi quasi mi hai fatto venire in mente un'idea. Forse ne scriverò.