sabato 25 aprile 2015

Dove finiscono i tesoretti

E sicché lo Stato italiano ha giocato in borsa e ha perso miliardi di euro...
«Il Sole 24 ore cerca di ricostruire con fatica come sono avvenuti quegli sciagurati acquisti, dagli anni Novanta in poi, in particolare per quanto riguarda i titoli che lo Stato ha acquistato da Morgan Stanley, e giunge alla conclusione che chi li ha comprati ha sbagliato clamorosamente previsioni e decisioni, a fronte di contratti che pure palesavano tutto il loro pericolo: "Le banche avevano esperti abituati a strutturare e valutare derivati molto complessi, mentre il Tesoro era alle prime armi", insomma chi comprava non ci capiva una mazza.»

C'è giustamente da scandalizzarsi, come fa Giglioli. C'è sicuramente la necessità d'individuare i colpevoli e perseguirli. Il problema, sembra, è che ad acquistare tali titoli per lo Stato non sia stato nessuno. Neanche i referenti ultimi, ossia i vari ministri del Tesoro che si sono succeduti negli scorsi anni, pare abbiano colpa. Oh, a me non importerebbe: volete la mia parte populista? I vari Ciampi, Draghi, Siniscalco, Amato, Tremonti (Padoa Schioppa è morto), siano condannati a vivere con 800€ al mese con 400€ di affitto mensili sul groppone per almeno un lustro, così stanno attenti a non buttare (o far buttare) nel cesso soldi pubblici. È sufficiente come rivalsa

Nondimeno, per assurdo a questo punto, ammettiamo che quel tipo di investimento pubblico “anonimo” avesse dato i suoi frutti, che insomma ci fossero stati dei guadagni e, detto questo, facciamo due domande: la prima: se tali investimenti avessero portato buoni frutti, ci sarebbero state delle attribuzioni di merito? Conseguentemente, ecco la seconda: se lo Stato, e quindi le casse pubbliche, avessero guadagnato miliardi mediante tali meccanismi borsistici, ci saremmo congratulati coi responsabili, anonimi o no, di tali operazioni? In breve: Il Sole 24 Ore avrebbe comunque fatto un'inchiesta e Giglioli, anziché indignarsi, avrebbe intonato l'osanna dello Stato bravo speculatore?

2 commenti:

Marino Voglio ha detto...

...mi sembra di capire - dal tono generale - che anche tu, come gilioli, non questioni la buonafede di cotanti buoni padri di famiglia nonché della Patria.

...mi sento un po' solo.

Luca Massaro ha detto...

no, no, mi sono Espresso male, e me ne dolgo. Io questiono eccome la buonafede dei buonafemmina. Volevo solo far intendere sottotraccia che più di loro è il meccanismo economico che porta a fare certi intrallazzi ch'è ben più nefasto degli zimbelli che d'esso si fanno paladini.
P.S.
Per davvero li farei campare con 400€ effettivi un quinquennio per far capire loro qualcosa di economia.