martedì 25 gennaio 2022

La protezione degli uccelli 2

2.

La prese da parte. A parte, Luciano le chiese se fosse d'accordo a essere presa. Se non prendi la scossa, gli rispose Cesira. Luciano tacque. Nell'aria elettrica si ricaricarono quasi al novantanove per cento. Erano di nuovo pronti per il volo. E volarono, volarono finché non furono stanchi di stare sospesi a mezz'aria a prezzo di tanti sbattimenti. Quando atterrarono, percepirono la fatica. Si lavora troppo: perché? Per il pane. Smettila, s'interpose Cesira presa alla sprovvista. Dove faremo le provviste? Al provveditorato? E là troveremo prodotti di origine protetta? E dài con questa protetta. Non ci fu verso, in questo mondo prosaico. Si parva licet componere magnis. Per me sì, è lecito. L'illecito è tutto questo mondo infetto, non tanto per via di aviarie varie, naturali o artificiali che siano, ma a causa dell'immondo mondo controllato, del mostrare di essere in regola, di non avere la fregola, vi cascasse una tegola in testa nella vostra testa piena di varechina, sentenziò Luciano. Calmati, non ti agitare, intervenne Cesira che lo vide agitato. Vieni, facciamo come Giobbe. Tante botte da orbi ma poi alla fine Dio riconobbe che aveva ragione lui, che pativa per niente e che i cosiddetti amici erano loro gli stronzi che non capivano un cazzo. Grazie, mi sollevi. E ripresero il volo grazie alle ali di lei.

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