giovedì 29 giugno 2023

La Verna



Osservo da sotto, alla Beccia,
la roccia che si squaderna
intrecciata ai rami di quercia
e sillabo parole di collegamento
tra il cielo e la terra
per bucare il cemento
per chiamare a difesa
il firmamento - veste materna
che protegge e consola.
E aspetto, non so bene che cosa,
ma aspetto:
un segno, un soffio di vento marino,
il ricordo di una preghiera
che dicevo al mattino
e ripetevo la sera.
E cammino, come un santo,
in questo giorno perfetto
di azzurro e faccio finta
che ogni pena mi sia diletto –
così, per non dargliela vinta
agli scherani e ai loro alalà,
ai continui assalti contro
gli esseri umani, contro
la libertà.


3 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

Dante? bella davvero.

Luca Massaro ha detto...

Grazie, mi fa piacere ti sia piaciuta.

bonste ha detto...

O ciamps lontàns! Miris'cis!
Ciantànd o no ciantànd,
no sai coma né quand,
alc di umàn al è finìt!

P. P. P.